domenica 13 novembre 2016

Step 08: La saggezza popolare

Dovendo sondare il maggior numero di ambiti possibili, oggi andremo a cercare la presenza del colore blu nella "saggezza popolare", ovvero in proverbi e modi di dire di uso comune.


 


"Avere una fifa blu", ad esempio; questo modo di dire nasce dal fatto che, prendendo un enorme spavento, si possa impallidire a tal punto da assumere una colorazione bluastra in faccia.






Simile è il significato dietro alla frase "avere il sangue blu", ovvero essere nobili, di stirpe reale. Si lega infatti probabilmente all'antico pallore della carnagione dei nobili, pallido a tal punto, magari, da veder il colore blu delle vene sotto la pelle; infatti, anticamente, l'abbronzatura era considerata un segno distintivo di povertà, poichè la prendeva chi era addetto ai lavori manuali, nei campi. Conservare il chiarore, e il "bluastro" della pelle era un compito importante per l'aristocrazia!
Un altro motivo potrebbe essere legato ad una malattia invece, presente soprattutto tra i nobili, ovvero l'emofilia: i matrimoni tra consanguinei (spesso cugini) erano soliti e frequenti nell'aristocrazia di un tempo, e questo poteva portare a malattie del sangue come quest'ultima, che rallenta e indebolisce la coagulazione del sangue e rende più evidenti e probabili lividi ed ematomi (oltre che emorragie), dalle tipiche tinte blu/viola.



Nei modi di dire inglesi, si usa l'espressione "feeling blue" (sentirsi blu) per indicare uno stato d'animo triste, abbattuto, malinconico;

 
ed anche la frase "blue in the face" (blu in viso), che indica una persona spossata, esausta dallo sforzo di convincere una persona a pensare diversamente o di farsi ascoltare, quasi sull'orlo di un esaurimento nervoso.









Molto usata è la giarrettiera con nastrino o inserto blu
Rientrano nella cosiddetta saggezza popolare anche usi, costumi e scaramanzie; una delle più note a tema blu riguarda uno dei giorni più importanti nella vita di coppia: il matrimonio. Infatti è ampiamente diffusa in tutta Italia la credenza che una sposa, nel suo "giorno speciale" debba portare con sè all'altare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato, qualcosa di regalato, e qualcosa di blu.
Il colore blu infatti è simbolo di sincerità e purezza, e si dice che un tempo gli abiti da sposa fossero di questa tonalità.



(F-forse questo è quasi eccessivo)





Un mondo pieno di superstizioni è quello teatrale, e in quello anglosassone ne è presente una tutta blu: infatti questo colore, usato nei vestiti di scena, porterebbe sfortuna. Anche in questo caso le radici sono antiche e mostrano un fondo di verità: originariamente infatti, il colore blu e le vesti di questa tonalità erano molto ricercate e costose, dunque una compagnia teatrale che voleva ostentare tali vesti poteva finire in rovina, se una volta comprate non riusciva a riguadagnare gli incassi con lo spettacolo.
Curiosamente, esso non porta sfortuna se associato agli inserti argentei; infatti, se ci si poteva permettere non solo vesti blu, ma anche con parti in argento, allora la ricchezza della compagnia era tale da non essere toccata da un esito negativo e da un magro incasso, o almeno non era portata al fallimento.





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